
Le interruzioni all’interno di un percorso lavorativo sono comuni e, se raccontate in maniera valida, non rappresentano necessariamente un problema per i recruiter, anzi, possono trasformarsi in un punto di forza. Ecco alcuni consigli su come affrontare il tema pensati per i candidati che si preparano a costruire un CV o a svolgere un colloquio di lavoro:
- Prepararsi alla Domanda
Il recruiter potrebbe chiedere chiarimenti su un periodo di inattività. Se hai passato periodi in cui non hai lavorato, preparati a ricevere la domanda senza andare in ansia, per affrontare il resto del colloquio con maggiore tranquillità.
- Essere Onesti
Mentire sulle date o sulle ragioni dell’inattività è controproducente. È meglio fornire una spiegazione sincera e concisa, senza dettagli superflui. Siate sempre onesti e raccontate il perché del vostro periodo di stop e come avete impiegato il tempo in maniera costruttiva.
- Evidenziare le Attività Svolte
- Anche se non si è lavorato, probabilmente si è stati impegnati in altre attività utili a livello personale o professionale, come:
- Formazione: corsi, certificazioni, specializzazioni (specificare se pertinenti al settore di interesse).
- Volontariato: e quindi sviluppo di competenze trasversali (leadership, lavoro di squadra, comunicazione).
- Progetti personali: avvio di un’attività, scrittura, creazione di contenuti (dimostrazione di iniziativa e creatività).
- Esperienze all’estero: viaggi, apprendimento di nuove lingue (apertura mentale, adattabilità).
- Networking: partecipazione a eventi e fiere di settore (creazione e mantenimento dei contatti professionali).
- Assistenza familiare: gestione di situazioni complesse che dimostrano capacità organizzative ed empatia.
Motivazioni Comuni per un Periodo di Inattività
Le attività che abbiamo visto precedentemente sono quelle più comuni che spingono un professionista a prendersi una pausa dal lavoro, proviamo a entrare nel dettaglio. Come possiamo raccontarle?
- 1. Cambio di Studi o Carriera:
- Se vi siete dedicati alla formazione o a una transizione professionale, è utile evidenziare le competenze acquisite e come queste si applicano al nuovo percorso.
- 2. Disoccupazione:
- Se avete cercato lavoro, potete dimostrare di aver utilizzato il tempo in modo produttivo, ad esempio attraverso corsi di formazione specifica o attività di aggiornamento professionale.
- 3. Anno Sabbatico o Esperienze di Vita:
- Viaggiare, imparare una lingua o dedicarsi a esperienze personali possono essere presentati come segno di apertura mentale e adattabilità. Descrivi le esperienze che hai vissuto evidenziando ciò che ti hanno lasciato di positivo.
- 4. Assistenza a un Familiare o Malattia:
- Se l’inattività è dovuta a motivi di salute o a responsabilità familiari, è consigliabile spiegare sinteticamente la situazione, senza entrare nei dettagli e specificare che ora si è pronti per riprendere l’attività lavorativa.
Strategie per Minimizzare il Peso del “Buco” nel CV
Anche visivamente possiamo adottare delle strategie che ci aiutano a mantenere il CV più “scorrevole” e anticipare possibili domande in sede di colloquio.
- Formato delle Date: Se l’interruzione è breve, usa il formato “anno-anno” anziché mese/anno per ridurre l’impatto visivo.
- CV Funzionale: Se i buchi sono frequenti, è meglio privilegiare un CV basato sulle competenze anziché su un ordine cronologico rigido.
- Lettera di Presentazione: Questo è lo spazio perfetto in cui inserire una breve spiegazione del periodo di inattività, mettendo in evidenza gli aspetti positivi.
Consigli Aggiuntivi
Se stai attraversando un periodo di inattività, non buttare via tempo che potrebbe essere convertito in competenze.
- Sii proattivo: durante il periodo di inattività, cerca opportunità di volontariato, corsi online o progetti freelance per mantenere attive le tue competenze.
- Mantieni il networking: partecipa a eventi di settore e rimani in contatto con i professionisti del tuo campo.
L’importante, in sede di colloquio e nel CV, è essere sinceri, positivi e dimostrare di aver usato quel tempo in modo costruttivo, ecco perché il nostro consiglio è quello di non fermarsi mai!